l’inferno-secondo canto
rosanna di marino ha inaugurato la quarantatreesima edizione della lectura dantis metelliana, con la rappresentazione artistico-visiva del secondo canto dell’inferno.
un’installazione per raccontare l’inizio del viaggio di dante ed esposta nell’aula consiliare di palazzo di città, dove si è svolto il primo appuntamento della rassegna.
quattro pannelli, uno dei quali è la rappresentazione in modo creativo ed originale, di una porta, elemento emblematico di varco per il raggiungimento di una nuova meta.
l’artista rappresenta l’abbandono ad un presente conosciuto e vissuto per uno spazio futuro a noi ignaro, attraverso la materia, intrisa di cromie dal carattere forte e visivamente pesante; la spiritualità non ha scampo, è messa in gioco e in perenne discussione.
a pennellate buie, in alcuni ma pochi punti si leggono piccoli sprazzi di luce ed esternamente tocchi di oro per simboleggiare la presenza comunque del divino, del riscatto.
si continua con altri tre pannelli più piccoli, apparentemente uguali, ma diversi nella disposizione materica, e che vanno a rappresentare “gli altri”, altre anime dannate.
una riflessione, quella della di marino, del viaggio dantesco sì, ma anche nostro, attuale, quotidiano…”chi di noi non vive, a volte, un inferno interiore”.